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In un altro corpo

Cari lettori…

questa mattina torno alla rubrica degli “scrittori emergenti” e vi parlo di “Alter Ego” di Giuliano Golfieri, un romanzo storico ed esoterico ambientato nella Francia del ‘700.

Il sottotitolo dell’opera è “memorie di un viaggiatore ultracorporeo”, ed è proprio questo l’argomento che tratta, lo stampo esoterico proviene dall’elemento della trasmigrazione corporea che è protagonista dell’intero romanzo.

In breve, la storia, tratta di un giovane ragazzo che si risveglia su un masso in mezzo al bosco vicino al piccolo paese di Roissy-en-Brie. Non ricorda niente della sua identità e del perchè si trovi in quel luogo. Completamente spaesato, trova rifugio dal parroco del villaggio che lo cresce con amore paterno. Fino alla fine del libro non ci sarà dato sapere chi sia realmente questo individuo che ha perso circa quindici anni di memoria. Il nome che gli viene dato è Ariel, un nome fittizio che serve a donargli una nuova identità temporanea e a farlo sentire più concreto. Il tempo passa e Ariel sente il bisogno di recarsi a Parigi; qualcosa, dentro di lui, lo spinge verso quella città a cui si sente particolarmente legato. Ed è proprio lì, a Parigi, che il ragazzo scopre il suo potere. Inizialmente, non riesce a capire, in un momento si ritrova nel corpo di un uomo che gli stava salvando la vita, vede se stesso sparire davanti ai suoi nuovi occhi e il panico lo attanaglia. Dopo questo episodio, troverà conforto nell’amicizia con Patu, un giovane avvocato parigino che diventerà come un fratello per lui. I due legheranno moltissimo. La storia inizia a snodarsi proprio da questo fatto: i ragazzi riusciranno a scoprire come funziona il potere di Ariel e lo sfrutteranno in moltissimi modi. I personaggi descritti dallo scrittore sono tantissimi e tutti prototipi di figure del tempo. Non mancano i personaggi celebri di quel periodo che fanno da sfondo alla caratterizzazione temporale.

Seguire Ariel durante la sua lunga vita mi è piaciuto e mi ha fatto commuovere tantissimo. Questo personaggio sembra reale, è caratterizzato molto bene dallo scrittore. Mi sono affezionata tantissimo anche a Patu, caratterizzato magistralmente come il protagonista e di carattere spensierato, forte e gentile. La storia mi è piaciuta e penso che sia relamente molto innovativa e, per niente, scontata. Ho trovato solo un difetto: qualche imprecisione storica. Lo scrittore, ogni tanto, sembra scordarsi che il suo romanzo è ambientato nel ‘700. Gli errori, per fortuna, sono pochissimi e abbastanza superficiali. Queste sono le parole di una ragazza completamente fissata con la storia che è riuscita a trovare imprecisioni anche nel tono dei discorsi di certi personaggi di molti romanzi storici. Ho dovuto constatare la cosa perchè sono veramente pochi i libri ambientati nel passato che riescono a soddisfarmi al cento per cento, riesco sempre a trovare qualche imprecisione su cui mi documento. Molto probabilmente, da un occhio meno interessato, queste piccolezze che ho trovato non verranno minimamente considerate.

Che dire? Io vi consiglio il romanzo di Giuliano Golfieri, per me è stato molto divertente e affascinante leggerlo, e poi, puntare sugli scrittori emergenti non è mai un errore.

Buona Giornata Lettori Cari 🙂

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